Quest’opera, intitolata “Connessioni”, rappresenta una foresta vista dal basso: tronchi, rami e chiome sono dipinti di un rosso intenso. Questa scelta non è casuale, perché attraverso il colore desidero raccontare e criticare la falsa separazione che oggi percepiamo tra l’essere umano e la natura.
In realtà siamo profondamente connessi, parte di un’unica rete di vita.

Il rosso che attraversa i rami richiama il sangue nelle nostre vene, mentre la linfa delle piante diventa la sua controparte naturale. La chioma fitta ricorda organi umani come polmoni, cervello e cuore, sottolineando le connessioni invisibili ma essenziali tra corpo umano e corpo della natura.

Con “Connessioni” voglio ricordare che non esistono barriere reali: uomo e natura sono intimamente connessi, legati da un flusso vitale che ci rende parte di un unico organismo.