FOGLIE
FOGLIE
Foglie
Olio su tela
70 x 50 Cm
2025
DESCRIZIONE DELL'OPERA
Foglie raffigura una distesa di foglie cadute su uno sfondo bianco, simbolo della caducità della vita e del passaggio tra il mondo terreno e uno spazio ultraterreno. Le foglie, delimitate da spesse linee blu, sembrano sospese, in bilico tra presenza e assenza. Il bianco non è solo sfondo, ma rappresenta un luogo liminale, potenziale, dove la materia si dissolve nello spirituale.
Le linee blu non solo definiscono le forme, ma tracciano una soglia simbolica tra corporeo e trascendente, tra ordine (apollineo) e disgregazione (dionisiaco). La composizione, densa nella parte superiore e più rarefatta in basso, suggerisce un ciclo vitale: dalla pienezza alla dissoluzione.
La materia pittorica, densa e tattile, richiama la presenza del gesto umano, mentre il vuoto circostante evoca silenzio e trascendenza. Da lontano l’opera appare quasi astratta; da vicino, ogni foglia rivela la propria unicità. In questo contrasto si rivela il cuore del lavoro: un memento mori moderno che invita a riflettere sul limite tra ciò che è e ciò che resta, tra vita e oltre.



DESCRIZIONE DELL'OPERA
Foglie raffigura una distesa di foglie cadute su uno sfondo bianco, simbolo della caducità della vita e del passaggio tra il mondo terreno e uno spazio ultraterreno. Le foglie, delimitate da spesse linee blu, sembrano sospese, in bilico tra presenza e assenza. Il bianco non è solo sfondo, ma rappresenta un luogo liminale, potenziale, dove la materia si dissolve nello spirituale.
Le linee blu non solo definiscono le forme, ma tracciano una soglia simbolica tra corporeo e trascendente, tra ordine (apollineo) e disgregazione (dionisiaco). La composizione, densa nella parte superiore e più rarefatta in basso, suggerisce un ciclo vitale: dalla pienezza alla dissoluzione.
La materia pittorica, densa e tattile, richiama la presenza del gesto umano, mentre il vuoto circostante evoca silenzio e trascendenza. Da lontano l’opera appare quasi astratta; da vicino, ogni foglia rivela la propria unicità. In questo contrasto si rivela il cuore del lavoro: un memento mori moderno che invita a riflettere sul limite tra ciò che è e ciò che resta, tra vita e oltre.

